Epicondilite: il “gomito del tennista” – Affidati al fisioterapista

Epicondilite
Gomito Del Tennista
Gomito Del Tennista

L’epicondilite, conosciuta anche come “gomito del tennista” o “gomito del golfista“, è una patologia che colpisce il gomito soprattutto in seguito a sforzi ripetuti o a traumi locali. Si caratterizza per una infiammazione dei tendini e dei muscoli estensori o flessori dell’avambraccio, tendini che si inseriscono nell’epicondilo, ovvero la protuberanza ossea situata all’esterno del gomito. Questo disturbo può essere causato da un’attività sportiva ripetitiva, ma anche da movimenti ripetitivi in ambito lavorativo o da un trauma diretto al gomito. L’epicondite può causare dolore, rigidità e difficoltà nei movimenti del braccio e può irradiarsi lungo l’avambraccio persistendo anche a riposo e limitando l’attività quotidiana e sportiva. È importante affrontare questo disturbo con l’aiuto di un medico specialista, che può prescrivere un programma di terapia fisica personalizzato per migliorare la mobilità e ridurre il dolore. Analizziamo quindi caratteristiche, sintomi e rimedi e come curare l’epicondilite, il famoso dolore collegato allo sport con la racchetta!

Quali sono le cause del gomito del tennista

L’epicondilite è una condizione medica comune che colpisce il gomito e la zona del braccio adiacente. Ci sono diverse cause dell’epicondilite, ma una delle più comuni è l’affaticamento dei muscoli e dei tendini dell’avambraccio che collegano i muscoli dell’avambraccio al gomito. Questa condizione è causata dalla degenerazione dei tendini che si attaccano all’epicondilo omerale, una piccola sporgenza ossea situata alla fine dell’osso dell’omero nel gomito; può essere causata da un sovraccarico ed un uso eccessivo e continuato del gomito e del braccio in attività ripetitive come il golf, il tennis, e altre attività sportive, o anche dall’utilizzo di strumenti manuali per lunghe ore (basti pensare al tennista che manovra la sua racchetta con lo stesso braccio o a queli lavori che usurano le articolazioni quando si compiono movimenti ripetitivi).

Oltre al sovraccarico funzionale, l’epicondilite può essere causata da posture scorrette per lunghe ore, che mettono in tensione i muscoli della zona del braccio e del polso. Spesso, l’epicondilite è un risultato di molteplici fattori misti, quali la fatica, l’azione ripetitiva, i fattori posturali, e anche la disfunzione articolare. La conoscenza delle cause dell’epicondilite è importante per una terapia efficace.

  • Affaticamento dei muscoli e dei tendini dell’avambraccio che collegano al gomito
  • Sovraccarico ed uso eccessivo del braccio e del polso in attività ripetitive come tennis, golf e altre attività sportive o l’utilizzo di strumenti manuali per lunghe ore
  • Posture scorrette per lunghe ore che mettono in tensione i muscoli della zona del braccio e del polso
  • Fattori misti come fatica, azione ripetitiva, fattori posturali e disfunzione articolare

I sintomi dell’epicondilite

Epicondilite Sintomi
Epicondilite Sintomi

Quali sono i sintomi del gomito del tennista? L’epicondilite è una patologia che colpisce il braccio e in particolare l’epicondilo, ovvero la parte sporgente dell’osso dell’omero a livello del gomito. I sintomi più comuni di questa malattia sono dolore e fastidio localizzati soprattutto nella parte esterna del gomito, difficoltà di movimento dell’avambraccio, debolezza muscolare e sensazione di bruciore, dovuta all’infiammazione tendinea. Inoltre il gomito del tennista può causare rigidità articolare e l’irradiarsi dell’infiammazione dei tendini del polso e della mano. I fattori che possono essere alla base di questa patologia sono vari, tra cui sforzi eccessivi e ripetitivi, lesioni muscolari, movimenti scorretti, problemi posturali e di attività lavorative. Il trattamento dell’epicondilite prevede riposo, applicazioni di ghiaccio sulla zona interessata, rimedi anti-infiammatori e terapie fisiche come esercizi di stretching e fisioterapia. In alcuni casi, può essere necessaria l’assunzione di farmaci specifici o, in casi più gravi, un trattamento chirurgico.

  • Dolore e fastidio localizzati soprattutto nella parte esterna del gomito
  • Difficoltà di movimento dell’avambraccio
  • Debolezza muscolare
  • Sensazione di bruciore, dovuta all’infiammazione tendinea
  • Rigidità articolare
  • Irradiazione dell’infiammazione dei tendini del polso e della mano

Problemi anche per il polso? Cosa sono gli estensori del polso

Mouse Epicondilite
Mouse Epicondilite

Gli estensori del polso sono un gruppo di muscoli che si trovano nella parte posteriore dell’avambraccio e che consentono l’estensione del polso, cioè il movimento di portare il dorso della mano verso l’alto, mostrando il palmo della mano. Avvertire dolore durante l’uso della mano o la rotazione del polso può essere un campanello di allarme per questa patologia, essendo il gomito ed il polso articolazioni ben collegate. Questi muscoli sono particolarmente sollecitati durante attività che richiedono l’uso ripetitivo del polso, come ad esempio la pratica di alcuni sport o lavori manuali.

Epicondilite Polso
Epicondilite Polso

Gli estensori del polso possono essere coinvolti nell’epicondilite, in quanto sono spesso sottoposti a stress eccessivo in questa condizione. Se i tendini degli estensori del polso si infiammano o si danneggiano a causa dell’epicondilite, ciò può causare dolore e difficoltà nel movimento del polso. Ad ogni modo non bisogna necessariamente catalogare ogni piccolo male come un episodio di epicondilite, in quanto piccole infiammazioni possono essere confuse con male ben peggiori. Ecco perché consultare un medico è fondamentale in questi casi, per eseguire una corretta diagnosi.

Come viene diagnosticata l’epicondilite

L’epicondilite è una lesione infiammatoria che colpisce i tendini dell’avambraccio, causando dolore alla parte esterna del gomito quando si compiono movimenti di estensione del polso e del gomito. La diagnosi di questa patologia è solitamente effettuata attraverso un esame fisico e la descrizione dei sintomi da parte del paziente. In alcuni casi, è possibile utilizzare esami diagnostici come la radiografia o l’ecografia per escludere altre patologie o per valutare il grado di infiammazione dei tendini. Il medico valuta il grado di gravità dell’epicondilite attraverso la palpazione dell’area dolente, la valutazione dei movimenti dell’articolazione, l’analisi dei sintomi e la storia clinica del paziente.

Il medico può eseguire una palpazione dell’epicondilo laterale, ovvero una pressione nel punto di inserzione dei muscoli epicondiloidei, mentre il paziente muove il gomito, il polso e le dita. Inoltre, il test di Cozen può essere utilizzato per valutare la presenza di dolore all’estensione contro resistenza di polso e dita a gomito esteso, mentre il test di Mills può rilevare l’insorgenza del dolore alla pronazione forzata con polso flesso e gomito esteso.

In generale, il trattamento dell’epicondilite prevede riposo, applicazione di ghiaccio e l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, fisioterapia o terapia occupazionale. In casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico.

Quali sono i trattamenti disponibili per l’epicondilite

I trattamenti disponibili per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione causati dall’epicondilite includono l’utilizzo di farmaci antidolorifici e antinfiammatori, come ibuprofene e naproxene, oppure l’iniezione di steroidi per ridurre il gonfiore e il dolore. Per alleviare il dolore e accelerare il recupero, sono disponibili anche trattamenti fisioterapici come la terapia a onde d’urto e la terapia manuale, quest’ultima utile per aumentare la forza muscolare. A volte, può essere necessario ricorrere alla chirurgia se il dolore persiste. Tuttavia, l’importanza di una diagnosi tempestiva e di una ripresa graduale dall’attività sportiva per prevenire l’infiammazione del tendine è fondamentale per evitare l’insorgenza dell’epicondilite.

Fisioterapia e riabilitazione per il gomito del tennista

Se i sintomi non migliorano allora si potrà pensare ad altre soluzioni diversi dall’uso dei FANS. La fisioterapia e la riabilitazione possono essere efficaci per il trattamento del gomito del tennista (o epicondilite laterale). Questi trattamenti si concentrano sulla riduzione del dolore e dell’infiammazione, sull’aumento della forza e della flessibilità muscolare e sulla ripresa delle normali attività quotidiane e sportive.

Il fisioterapista valuta l’area colpita e sviluppa un piano di trattamento personalizzato per ogni paziente, che potrebbe includere esercizi specifici, terapia manuale, tecniche di stretching, crioterapia e terapia del calore, ultrasuoni e massaggio transversale profondo. Inoltre, il fisioterapista potrebbe fornire consigli sulle attività da evitare o sulle modifiche all’attività sportiva per prevenire un peggioramento dei sintomi.

Prenota ora una visita col tuo fisioterapista

Per gestire il gomito del tennista è necessario fissare un appuntamento con un fisioterapista per sfiammare il dolore e tornare alla propria normalità. Migliorare la proprio qualità di vita è possibile ora, prenota subito una visita con il tuo fisioterapista.

Come prevenire l’insorgenza di epicondilite

L’epicondilite è una patologia molto dolorosa che colpisce il gomito e può essere causata da una serie di fattori. Per prevenirla, è importante adottare alcune precauzioni durante le attività che la favoriscono. In primo luogo, è fondamentale fare un adeguato riscaldamento prima dell’attività fisica, in modo da preparare i muscoli e i tendini al movimento. Inoltre, è importante mantenere una corretta postura durante l’attività, evitando di caricare il peso sul gomito o di ripetere troppo spesso le stesse azioni. Infine, è possibile fare degli esercizi specifici e conservativi per rafforzare i muscoli del braccio e migliorare la flessibilità dell’articolazione del gomito. In caso di dolore persistente, è consigliabile rivolgersi al medico per una diagnosi precisa e un trattamento adeguato.

Esercizi per la prevenzione

Epicondilite Esercizi
Epicondilite Esercizi

Questa condizione patologica è spesso causata da un uso eccessivo e ripetitivo dei muscoli dell’avambraccio, soprattutto durante attività come il tennis o il sollevamento pesi. Per prevenire l’epicondilite, è importante eseguire regolarmente esercizi di rafforzamento muscolare dell’avambraccio e del polso, come la flessione e l’estensione del polso con pesi leggeri o una palla da tennis. Inoltre, per la cura dell’epicondilite è necessario effettuare di esercizi di stretching per i muscoli dell’avambraccio, come la pronazione e la supinazione, aiuta ad aumentare la flessibilità e prevenire lesioni. È importante anche fare una corretta fase di riscaldamento prima dell’attività fisica e non esagerare con la frequenza e l’intensità degli esercizi per evitare l’insorgenza di infortuni.

Come evitare di ripetere i movimenti che causano il gomito del tennista

Per evitare di ripetere i movimenti che causano l’epicondilite, è importante adottare alcune precauzioni.

  1. È consigliabile tecnica corretta per le attività che coinvolgono la flessione del polso e l’estensione del gomito.
  2. Inoltre è importante fare regolarmente esercizi di rafforzamento dei muscoli dell’avambraccio, in modo da aumentare la loro resistenza allo stress degli allenamenti e delle attività quotidiane.
  3. Infine, è essenziale fare frequenti pause e riposare l’avambraccio dopo i lavori ripetitivi. Con queste semplici precauzioni, l’epicondilite può essere prevenuta efficacemente e il dolore può essere evitato.

Come prendersi cura dei dolori causati dall’epicondilite

Epicondilite Rimedi
Epicondilite Rimedi

Gli sportivi, i lavoratori manuali e i musicisti sono tutte categorie a rischio di soffrire del gomito del tennista. Nel caso in cui si soffra di questo disturbo, è necessario seguire alcune precauzioni per alleviare il dolore.

  • Ridurre l’attività fisica e il movimento del braccio interessato: anche se la guarigione spontanea con il riposo in casi di grave infiammazione non è sempre ipotizzabile è comunque buona norma partire sempre dal riposo.
  • Applicare del ghiaccio sulla zona colpita per circa 10-15 minuti al giorno, più volte al giorno. Anche l’utilizzo di creme e unguenti antinfiammatori può essere molto utile per alleviare il dolore.
  • Infine, è possibile sottoporsi a sedute di fisioterapia per migliorare la mobilità del gomito e ridurre il rischio di recidive. In ogni caso, è importante consultare uno specialista per una diagnosi accurata e per un trattamento personalizzato.

Alcuni rimedi naturali per trattare il dolore 

Epicondilite Cura
Epicondilite Cura

Ci sono alcuni rimedi naturali che possono aiutare a trattare il gomito del tennista, tra cui:

  1. Riposo: il riposo è un fattore importante per la guarigione dal gomito del tennista. Evitare di eseguire attività che provocano dolore e sforzo al braccio, in modo da permettere ai muscoli e ai tendini di riprendersi.
  2. Ghiaccio: applicare borsa del ghiaccio sulla zona interessata può ridurre l’infiammazione e il dolore. Si consiglia di utilizzare il ghiaccio per circa 15-20 minuti alla volta, più volte al giorno.
  3. Massaggio: il massaggio può aiutare ad alleviare la tensione e migliorare la circolazione sanguigna nella zona del gomito. Un fisioterapista può fornire un massaggio specifico per il gomito del tennista.
  4. Stretching: eseguire degli esercizi di stretching specifici per i muscoli coinvolti nel gomito del tennista può aiutare ad alleviare la tensione e ridurre il dolore.
  5. Integratori: alcune persone trovano beneficio nell’utilizzo di integratori come l’omega-3 o la curcumina, che possono avere proprietà antinfiammatorie.

È importante ricordare che questi rimedi naturali possono essere utili come supporto alla terapia prescritta dal medico o dal fisioterapista, ma non devono essere utilizzati come unico metodo di trattamento. In caso di sintomi persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico o un fisioterapista per una valutazione e una diagnosi accurata.

A cosa serve il tutore per epicondilite?

Il tutore per l’epicondilite è un dispositivo medico che viene utilizzato per limitare il movimento del braccio e dell’avambraccio, al fine di ridurre lo stress sulle strutture del gomito e alleviare il dolore associato all’epicondilite. Il tutore può essere utilizzato durante le attività quotidiane o durante l’attività sportiva, soprattutto se questa è la causa principale dell’epicondilite. Il tutore può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre l’infiammazione e aumentare la stabilità del gomito, favorendo la guarigione dell’epicondilite. 

Si può quindi usare un tutore per l’epicondilite? Sì, l’uso di un tutore o una fascia per il gomito può aiutare a ridurre il carico del gomito sul tendine e sul muscolo interessati dall’epicondilite e quindi alleviare il dolore. Tuttavia, è importante consultare un professionista medico o fisioterapista prima di utilizzare un tutore per l’epicondilite, poiché potrebbe non essere appropriato per tutti i casi e potrebbe addirittura peggiorare la situazione in alcuni casi.

Quanto tempo indossare tutore epicondilite?La durata del tempo di utilizzo del tutore per l’epicondilite dipende dalla gravità dell’infiammazione e dalle esigenze individuali del paziente. In generale, il tutore può essere indossato per diverse ore al giorno, ma è importante non indossarlo per troppo tempo poiché potrebbe causare atrofia muscolare e rigidità articolare, cioè indebolire i muscoli del braccio e del gomito, aumentando il rischio di future lesioni. È consigliabile consultare un fisioterapista o un medico per determinare la durata appropriata del tempo di utilizzo del tutore in base alla condizione specifica del paziente.

L’importanza della prevenzione per l’epicondilite

Fascia Epicondilite
Fascia Epicondilite

L’epicondilite, o gomito del tennista, può essere una patologia molto fastidiosa e invalidante per chi pratica sport o svolge attività che richiedono un uso eccessivo del braccio e del polso. Una delle chiavi per prevenire l’epicondilite è la consapevolezza dei propri limiti fisici e l’adozione di corrette tecniche di esecuzione del movimento. Inoltre, è importante prestare attenzione alla postura e all’ergonomia durante il lavoro e l’esercizio fisico, evitando sollecitazioni eccessive sulla zona del gomito e del polso.

Una corretta preparazione atletica, con l’adeguato riscaldamento prima dell’attività fisica, può aiutare a ridurre il rischio di lesioni muscolari e tendinee. Inoltre, un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di nutrienti e antiossidanti, può contribuire a prevenire l’infiammazione e l’usura delle articolazioni.

In caso di sintomi di affaticamento o dolore al gomito, è importante interrompere immediatamente l’attività e consultare un medico o un fisioterapista, che potranno consigliare la terapia più adatta e un programma di riabilitazione specifico per ridurre il rischio di recidive e migliorare la funzionalità dell’arto. Cercare di preservare la salute è meglio che tentare di recuperarla, anche il migliore fisioterapista può lavorare con più difficoltà se si trova alle prese con una situazione fisica ridotta allo stremo da anni di noncuranza. Meglio prevenire problemi peggiori e recarsi da un fisioterapista che possa sopperire al gomito del tennista alle prime apparizione della patologia.

Scopri di più ...

SorgenteArgomentoLink
I.S.S. – Istituto Superiore di SanitàGomito del tennista o epicondilitehttps://www.humanitas.it/malattie/gomito-del-tennista-o-epicondilite/

Contenuti