Fisioterapia per la sciatica: rimedi per la sciatalgia

Sciatalgia

La sciatica è uno dei mal di schiena più accusati negli ultimi periodi, ma spesso confuso con altre patologie diverse.

  • Cos’è la sciatica?
  • Parliamo della stessa patologia della sciatalgia?
  • Colpisce solo la regione lombare?
Sciatica
Sciatica

Spieghiamo cos’è la sciatica: questa patologia si manifesta con una condizione dolorosa che colpisce il nervo sciatico, il più lungo e grosso del corpo umano. Questo nervo origina dalla zona lombare della colonna vertebrale e si dirama verso il gluteo, la coscia, il polpaccio e il piede. Quando il nervo sciatico viene compresso o irritato da una causa meccanica o infiammatoria, si manifesta la sciatalgia, ovvero il dolore lungo il decorso del nervo.

Vediamo come la fisioterapia per la sciatica può aiutare a migliorare la funzionalità del nervo sciatico e a prevenire le recidive., considerando i possibili approcci fisioterapici più efficaci nonché i rimedi naturali che possono integrare il trattamento fisioterapico.

Cos’è la sciatica

Sciatica Rimedi Veloci
Sciatica Rimedi Veloci

Come abbiamo spiegato nell’introduzione, la sciatica è la patoogia che interessa il nervo sciatico: questo nervo parte dalla zona lombare della colonna vertebrale, dove esce tra le vertebre attraversando dei fori chiamati forami intervertebrali. Il suo perscorso si dirama poi verso il gluteo, la coscia, il polpaccio e il piede. La funzione di questo nervo è sia sensitiva che motoria: trasmette le sensazioni provenienti dalla parte posteriore della gamba e dal piede al cervello e controlla i movimenti dei muscoli della gamba e del piede.

Quando il nervo sciatico viene compresso o irritato da una causa meccanica o infiammatoria, si manifesta la sciatalgia, ovvero il dolore lungo il decorso del nervo. La compressione o l’irritazione nervosa può avvenire in diversi punti: a livello della colonna vertebrale, dove il nervo esce tra le vertebre; a livello del gluteo, dove il nervo passa sotto o attraversa il muscolo piriforme; a livello della coscia o del polpaccio, dove il nervo può essere schicciato da fasce muscolari o da altre strutture anatomiche.

Sciatica o Sciatalgia: le differenze

Spesso questi termini vengono usati come sinonimi per indicare il dolore al nervo sciatico. Tuttavia, dal punto di vista medico esiste una differenza tra i due termini.

La sciatica è il termine generico che indica la condizione in cui il nervo sciatico viene compresso o irritato da una causa meccanica o infiammatoria. Parliamo quindi una sindrome, ovvero un insieme di sintomi che dipendono da una causa sottostante.

La sciatalgia è il termine specifico che indica il dolore al nervo sciatico. La sciatalgia è quindi un sintomo, ovvero una manifestazione soggettiva di una condizione patologica.

In altre parole, la sciatica è la causa e la sciatalgia è l’effetto. Per questo motivo, per trattare efficacemente la sciatalgia bisogna individuare e rimuovere la causa della sciatica.

Chi soffre di di questa patologia

Questa condizione è piuttosto comune e può colpire persone di qualsiasi età e sesso. Tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa nevralgia o aggravarne i sintomi. Tra questi fattori di rischio possiamo citare:

Sciatica In Gravidanza
Sciatica In Gravidanza
  • L’età: la patologia è più frequente tra i 30 e i 50 anni, quando il disco intervertebrale tende a degenerarsi e a perdere elasticità e idratazione. Inoltre, con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di sviluppare altre patologie che possono comprimere il nervo sciatico, come l’artrosi o la stenosi del canale vertebrale.
  • Il sovrappeso o l’obesità: il peso eccessivo esercita una pressione maggiore sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni, favorendo l’usura dei dischi intervertebrali e la formazione di ernie. Inoltre, il grasso addominale può alterare l’equilibrio del bacino e causare una lordosi lombare accentuata, che può irritare il nervo sciatico.
  • La sedentarietà o l’eccesso di attività fisica: la mancanza di movimento può indebolire la muscolatura che sostiene la colonna vertebrale e il bacino, rendendoli più vulnerabili a traumi o sovraccarichi. Al contrario, un’attività fisica troppo intensa o svolta in modo scorretto può causare infiammazioni o lesioni ai muscoli, ai tendini o ai legamenti che circondano il nervo sciatico.
  • La postura scorretta o le abitudini ergonomiche errate: stare seduti per lunghe ore in una posizione sbagliata, sollevare oggetti pesanti in modo improprio, dormire su un materasso troppo duro o troppo morbido, indossare scarpe inadatte o con tacchi troppo alti sono tutti fattori che possono alterare l’allineamento della colonna vertebrale e del bacino e causare una tensione eccessiva sul nervo sciatico.
  • La gravidanza: durante la gravidanza il peso dell’utero in crescita può comprimere il nervo sciatico a livello del bacino. Inoltre, i cambiamenti ormonali tipici della gravidanza possono rendere i legamenti più elastici e meno stabili, favorendo lo spostamento delle vertebre. Infine, la gravidanza può causare un aumento della lordosi lombare e una modificazione della postura.

Come Dormire Con La Sciatica

Dormire affetti dalla sciatica può essere una sfida, soprattutto se il dolore è intenso e si irradia lungo la gamba. Per alleviare il fastidio e favorire il riposo, è importante scegliere la posizione più adatta e il materasso più adeguato.

Come Dormire Con La Sciatica
Come Dormire Con La Sciatica

La posizione migliore per dormire con questa nevralgia è quella su un fianco, con le gambe leggermente piegate. In questa posizione, il peso del corpo è distribuito uniformemente e la colonna vertebrale è allineata in modo naturale. Può essere utile anche inserire un cuscino tra le ginocchia per evitare di forzare la schiena.

Un’altra posizione possibile è quella supina, con le ginocchia sollevate. Per adottarla correttamente, bisogna distendersi sul materasso, sollevare le ginocchia e posizionare un cuscino sotto di esse per migliorare il comfort. Questa posizione riduce la pressione sulla parte bassa della schiena e sui dischi lombari.

La posizione da evitare assolutamente è quella prona, ovvero a pancia in giù. Questa posizione modifica la curvatura cervicale e lombare e aumenta il dolore sciatico. Inoltre, può causare torcicollo e mal di testa al risveglio.

Seguendo questi consigli, potrai dormire con la sciatica in modo più confortevole e riposante. Tuttavia, ricorda che questa patologia è un sintomo di un problema alla schiena che va diagnosticato e curato da un medico o da un fisioterapista. Non trascurare il dolore e cerca sempre un parere professionale.

Cause della sciatica

La sciatica può avere diverse cause, che possono essere suddivise in due categorie principali: le cause meccaniche e le cause infiammatorie.

Le cause meccaniche sono quelle che determinano una compressione fisica del nervo sciatico da parte di una struttura anatomica. Tra le cause meccaniche più comuni possiamo citare:

  • L’ernia del disco: si verifica quando il disco intervertebrale si rompe o fuoriesce dal suo alloggiamento e comprime la radice del nervo. L’ernia del disco può essere causata da un trauma, da un sovraccarico o da un’usura dovuta all’età.
  • La stenosi del canale vertebrale: si verifica quando il canale vertebrale si restringe a causa di una degenerazione delle strutture ossee o di una crescita anomala di tessuto. La stenosi del canale vertebrale può causare compressione a livello lombare.
  • La sindrome del piriforme: si verifica quando il muscolo piriforme si contrae eccessivamente o si infiamma e comprime il nervo sciatico che passa sotto o attraverso di esso. La sindrome del piriforme può essere causata da un trauma, da un uso eccessivo o da una postura scorretta.
  • Le alterazioni posturali: si verificano quando la colonna vertebrale assume una curvatura anomala o quando il bacino si inclina in modo irregolare. Le alterazioni posturali possono causare una tensione eccessiva sui muscoli e sui legamenti che sostengono la colonna vertebrale e il nervo sciatico.

Le cause infiammatorie sono quelle che determinano una irritazione chimica da parte di sostanze infiammatorie. Tra le cause infiammatorie più comuni possiamo citare:

  • L’artrite: si verifica quando le articolazioni si infiammano e si danneggiano a causa di un processo degenerativo o autoimmune. L’artrite può colpire le articolazioni della colonna vertebrale o del bacino e causare compressione o irritazione.
  • L’herpes zoster: si verifica quando il virus della varicella-zoster, che rimane latente nei gangli nervosi dopo aver causato la varicella, si riattiva e provoca una eruzione cutanea dolorosa lungo il decorso di un nervo. L’herpes zoster può causare una sciatalgia di origine virale.
  • Il diabete: si verifica quando il livello di glucosio nel sangue è troppo alto e danneggia i nervi periferici. Il diabete può causare una neuropatia diabetica, ovvero una lesione nervosa che provoca dolore, formicolio e debolezza muscolare.
  • La gravidanza: durante la gravidanza il peso dell’utero in crescita può comprimere il nervo sciatico a livello del bacino. Inoltre, i cambiamenti ormonali tipici della gravidanza possono favorire l’infiammazione dei tessuti circostanti il nervo sciatico.

Sintomi della sciatica

Sintomi Sciatica Gamba Destra
Sintomi Sciatica Gamba Destra

La sciatica si manifesta con un dolore lungo il decorso del nervo sciatico, dalla parte bassa della schiena fino al piede. Il dolore può essere di tipo bruciante, lancinante, pungente o elettrico e può peggiorare con i movimenti della schiena o della gamba. Altri sintomi della sciatalgia possono essere marcati da diverse forme di dolore, come:

  • Formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare. Questi sintomi possono indicare una compromissione della funzione sensitiva o motoria del nervo sciatico e possono limitare la capacità di camminare, correre o sollevare oggetti.
  • Difficoltà a controllare la vescica o l’intestino. Questo sintomo può indicare una grave compressione nervosa che coinvolge anche le radici nervose sacrali che innervano gli organi pelvici. Si tratta di una situazione di emergenza che richiede un intervento medico immediato.

I sintomi della sciatica possono variare in intensità e localizzazione a seconda della causa scatenante e del punto di compressione o irritazione del nervo sciatico. In generale, possiamo distinguere fra due tipi di infiammazione:

  • La sciatica lombare: si verifica quando il nervo sciatico viene compresso o irritato a livello della colonna vertebrale lombare. Il dolore si avverte nella parte bassa della schiena e si irradia alla natica e alla parte posteriore della coscia. Il dolore può interessare anche il polpaccio e il piede, ma in misura minore. La sua causa più frequente è l’ernia del disco.
  • La sciatica glutea: si verifica quando il nervo sciatico viene compresso o irritato a livello del gluteo. Il dolore si avverte nella natica e si irradia alla parte posteriore della coscia, al polpaccio e al piede. Il dolore è più intenso nella parte inferiore della gamba rispetto alla parte superiore. La sua causa più frequente è la sindrome del piriforme.

Diagnosticare la sciatica

Come Curare La Sciatica
Come Curare La Sciatica

La corretta diagnosi è necessariamente basata sull’anamnesi, sull’esame obiettivo e su eventuali esami strumentali.

L’anamnesi consiste nell’intervista medica in cui il paziente riferisce i suoi sintomi, la loro durata, la loro intensità e la loro localizzazione. Il paziente riferisce anche eventuali fattori scatenanti o aggravanti il dolore, come i movimenti della schiena o della gamba, la tosse o lo starnuto. Il paziente riferisce anche eventuali patologie pregresse o in atto che possono essere correlate alla patologia, come il diabete, l’artrite o la gravidanza.

L’esame obiettivo consiste nella valutazione fisica del paziente da parte del medico. Il medico osserva la postura e l’allineamento della colonna vertebrale e del bacino del paziente. Il medico palpa la zona dolorosa e verifica la presenza di eventuali noduli, tumefazioni o deformità. Il medico esegue poi dei test neurologici per valutare la funzione sensitiva e motoria del nervo sciatico. Tra i test neurologici più usati per ci sono:

  • Il test di Lasègue: si esegue sollevando passivamente la gamba estesa del paziente sdraiato sulla schiena. Se il dolore si manifesta o si accentua al di sotto dei 70 gradi di elevazione, il test è positivo e indica una compressione a livello lombare.
  • Il test di Bonnet: si esegue ruotando internamente la gamba flessa del paziente sdraiato sulla schiena. Se il dolore si manifesta o si accentua nella natica e nella parte posteriore della coscia, il test è positivo e indica una compressione a livello del muscolo piriforme.
  • Il test di Neri: si esegue flettendo passivamente il capo del paziente seduto o in piedi. Se il dolore si manifesta o si accentua lungo il decorso del nervo, il test è positivo e indica una sua irritazione.

Gli esami strumentali sono esami diagnostici che permettono di visualizzare le strutture anatomiche coinvolte nella sciatica e di individuare con precisione la causa di compressione o irritazione. Tra gli esami strumentali più usati ci sono:

  • La radiografia: è un esame che usa i raggi X per ottenere delle immagini delle ossa e delle articolazioni. La radiografia può evidenziare eventuali fratture, spondilolistesi, artrosi o altre anomalie ossee.
  • La risonanza magnetica: è un esame che usa un campo magnetico e delle onde radio per ottenere delle immagini dettagliate dei tessuti molli. La risonanza magnetica può evidenziare eventuali ernie del disco, stenosi del canale vertebrale, infiammazioni o tumori.
  • L’elettromiografia: è un esame che misura l’attività elettrica dei muscoli innervati dal nervo sciatico. L’elettromiografia può evidenziare eventuali lesioni o alterazioni della funzione dei nervi.

Rimedi per la sciatica

Sciatica Infiammata
Sciatica Infiammata

Il trattamento dipende dalla causa scatenante e dall’intensità dei sintomi. L’obiettivo del trattamento è quello di ridurre il dolore, di migliorare la funzionalità e di prevenire le recidive. Il trattamento della sciatica può includere terapie farmacologiche, fisioterapiche o chirurgiche.

Tra le terapie farmacologiche possiamo citare:

  • I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): sono farmaci che riducono l’infiammazione e il dolore agendo sull’enzima ciclossigenasi. Tra i FANS più usati ci sono l’ibuprofene, il naprossene e il diclofenac. I FANS possono avere effetti collaterali a livello gastrico, renale o cardiovascolare.
  • I miorilassanti: sono farmaci che riducono la contrattura e la tensione muscolare agendo sul sistema nervoso centrale. Tra i miorilassanti ci sono il diazepam, il baclofene e il tizanidina; dobbiamo sottolineare però che questo tipo di farmaci possono avere effetti collaterali a livello sedativo, ipotensivo o atassico.
  • farmaci analgesici: sono farmaci che riducono il dolore agendo sui recettori del dolore. Tra gli analgesici più usati ci sono il paracetamolo, il tramadolo e il codeina. Gli analgesici possono avere effetti collaterali a livello epatico, renale o respiratorio.
  • I farmaci antiepilettici: sono farmaci che riducono il dolore neuropatico agendo sui canali ionici delle fibre nervose. Tra gli antiepilettici più usati ci sono la gabapentina e la pregabalin. Gli antiepilettici possono avere effetti collaterali a livello di sonnolenza, vertigini o edema.
  • I farmaci antidepressivi: sono farmaci che riducono il dolore neuropatico agendo sui neurotrasmettitori serotoninergici e noradrenergici. Tra gli antidepressivi più usati ci sono l’amitriptilina e la duloxetina. Gli antidepressivi possono avere effetti collaterali a livello di bocca secca, stipsi o ipotensione.

Tra le terapie fisioterapiche possiamo citare:

  • La fisioterapia manuale: consiste nell’applicazione di tecniche manuali da parte del fisioterapista sulle strutture coinvolte nella sciatica. La fisioterapia manuale può includere mobilizzazioni articolari, manipolazioni vertebrali, massoterapia, stretching muscolare e tecniche miofasciali. La fisioterapia manuale mira a ridurre la compressione o l’irritazione del nervo sciatico, a migliorare la mobilità articolare e a rilassare i muscoli contratti o infiammati.
  • La terapia fisica strumentale: consiste nell’applicazione di apparecchiature elettromedicali sulle zone dolorose. La terapia fisica strumentale può includere ultrasuoni, laserterapia, magnetoterapia, ionoforesi, tens e tecar. La terapia fisica strumentale mira a ridurre l’infiammazione e il dolore, a stimolare la circolazione sanguigna e a favorire il processo di guarigione dei tessuti.
  • L’esercizio terapeutico: consiste nella prescrizione di esercizi specifici da parte del fisioterapista da eseguire in studio o a casa. L’esercizio terapeutico può includere esercizi di rinforzo muscolare, di allungamento muscolare, di mobilizzazione articolare e di correzione posturale. L’esercizio terapeutico mira a prevenire l’atrofia muscolare, a migliorare la flessibilità muscolare e articolare, a correggere le alterazioni posturali e a prevenire le recidive.
Stretching Sciatica
Stretching Sciatica

Tra le terapie chirurgiche possiamo citare:

  • La discectomia: consiste nella rimozione chirurgica del disco intervertebrale erniato che comprime il nervo sciatico. La discectomia può essere eseguita con tecniche tradizionali o con tecniche mininvasive come la microdiscectomia o l’endoscopia.
  • La laminectomia: consiste nella rimozione chirurgica della lamina vertebrale che comprime il nervo sciatico a causa di una stenosi del canale vertebrale. La laminectomia può essere eseguita con tecniche tradizionali o con tecniche mininvasive come la laminotomia o la laminoplastica.
  • La decompressione del nervo sciatico: consiste nella liberazione chirurgica del nervo da parte di una struttura anatomica che lo comprime a livello del gluteo, come il muscolo piriforme o una borsa sierosa. La decompressione nervosa può essere eseguita con tecniche tradizionali o con tecniche mininvasive come la neurotomia o la neurectomia.

Le terapie chirurgiche sono riservate ai casi in cui le terapie conservative non hanno dato risultati soddisfacenti o in cui il nervo sciatico è a rischio di danni permanenti, soprattutto perché possono avere dei rischi e delle complicanze, come infezioni, emorragie, lesioni nervose o recidive.

Sciatica: Meglio Caldo O Freddo?

Il caldo o il freddo possono essere utili per alleviare il dolore da sciatica, ma bisogna sapere quando e come applicarli. In generale, il freddo è più indicato per il dolore acuto, in quanto ha un effetto antinfiammatorio e anestetico.

Sciatica Meglio Caldo O Freddo
Sciatica Meglio Caldo O Freddo

Il freddo va applicato con una borsa del ghiaccio o un impacco freddo, avvolto in un panno o in un asciugamano, per evitare il contatto diretto con la pelle. Il freddo va tenuto sulla zona dolorante per 15-20 minuti, ripetendo l’applicazione ogni 2-3 ore.

Il caldo è più indicato per il dolore post acuto, ovvero dopo le prime 48 ore dall’insorgenza del dolore. Il caldo ha un effetto vasodilatatore e rilassante, che favorisce il flusso sanguigno e l’eliminazione delle tossine. Il caldo va applicato con una borsa dell’acqua calda o un impacco caldo, avvolto in un panno o in un asciugamano, per evitare scottature. Il caldo va tenuto sulla zona dolorante per 15-20 minuti, ripetendo l’applicazione ogni 2-3 ore.

Fisioterapia per la sciatica

La fisioterapia per la sciatica è una modalità terapeutica non invasiva che mira a ridurre il dolore, a migliorare la funzionalità del nervo sciatico e a prevenire le recidive. Questa fisioterapia è basata sull’applicazione di tecniche manuali, di apparecchiature elettromedicali e di esercizi specifici sulle strutture coinvolte.

Sciatica: si può curarla con la fisioterapia? Per questa particolare patologia, il fisioterapista si può porre diversi obiettivi, a seconda della fase della patologia e delle esigenze del paziente, che possono far variare il percorso riabilitativo personalizzato. In generale, possiamo distinguere tre fasi della fisioterapia:

Fisioterapia Per Sciatica
Fisioterapia Per Sciatica
  • La fase acuta: si verifica quando il dolore è intenso e limita i movimenti della schiena e della gamba. In questa fase l’obiettivo della fisioterapia è quello di ridurre l’infiammazione e il dolore, di proteggere lo sciatico da ulteriori danni e di mantenere un minimo di mobilità articolare e muscolare. In questa fase si utilizzano soprattutto tecniche manuali dolci, terapia fisica strumentale antalgica e antiinfiammatoria e esercizi di mobilizzazione passiva o assistita.
  • La fase subacuta: si verifica quando il dolore si attenua e permette una maggiore mobilità della schiena e della gamba. In questa fase l’obiettivo della fisioterapia è quello di migliorare la funzionalità nervose, di recuperare la mobilità articolare e muscolare e di rieducare il movimento corretto. In questa fase si utilizzano soprattutto tecniche manuali più energiche, terapia fisica strumentale stimolante e rigenerante e esercizi di mobilizzazione attiva o resistita.
  • La fase cronica: si verifica quando il dolore persiste per più di tre mesi e diventa intermittente o tollerabile. In questa fase l’obiettivo della fisioterapia è quello di prevenire le recidive, di rinforzare i muscoli stabilizzatori della colonna vertebrale e del bacino e di correggere le alterazioni posturali. In questa fase si utilizzano soprattutto tecniche manuali preventive, terapia fisica strumentale preventiva e esercizi di rinforzo muscolare e correzione posturale.

Approcci fisioterapici per la sciatica

Esistono diversi approcci fisioterapici per la sciatica, che possono essere scelti in base alla causa, ai sintomi e alle preferenze del paziente, facendo variae fra terapia, esercizi di fisioterapia o vere e proprie rieducazioni. Tra gli approcci usati da un fisioterapista esperto, i più diffusi sono:

Fisioterapia Sciatica
Fisioterapia Sciatica
  • La terapia manuale: consiste nell’applicazione di tecniche manuali da parte del fisioterapista sulle strutture coinvolte. La terapia manuale può includere mobilizzazioni articolari, manipolazioni vertebrali, massoterapia, stretching muscolare e tecniche miofasciali. La terapia manuale mira a ridurre la compressione o l’irritazione nervosa, a migliorare la mobilità articolare e a rilassare i muscoli contratti o infiammati.
  • La terapia fisica strumentale: consiste nell’applicazione di apparecchiature elettromedicali sulle zone dolorose. La terapia fisica strumentale può includere ultrasuoni, laserterapia, magnetoterapia, ionoforesi, tens e tecar. La terapia fisica strumentale mira a ridurre l’infiammazione e il dolore, a stimolare la circolazione sanguigna e a favorire il processo di guarigione dei tessuti.
  • L’esercizio terapeutico: consiste nella prescrizione di esercizi specifici da parte del fisioterapista da eseguire in studio o a casa. L’esercizio terapeutico può includere esercizi di rinforzo muscolare, di allungamento muscolare, di mobilizzazione articolare e di correzione posturale. L’esercizio terapeutico mira a prevenire l’atrofia muscolare, a migliorare la flessibilità muscolare e articolare, a correggere le alterazioni posturali e a prevenire le recidive.
  • La terapia comportamentale: consiste nell’educazione del paziente sulle cause, i sintomi e i rimedi coinvolti. La terapia comportamentale può includere consigli sull’igiene posturale, sull’ergonomia del lavoro e del riposo, sull’alimentazione e sullo stile di vita. La terapia comportamentale mira a migliorare la consapevolezza del paziente sulla sua condizione e a promuovere un atteggiamento positivo e proattivo verso il recupero.

Prevenzione per la sciatica o sciatalgia

Prevenire questa patologia comune è molto importante e consiste nell’attuazione di misure che riducano il rischio di sviluppare o aggravare compressione ed irritazione nervose. Quello che ogni professionsta specialistico consiglia in questi casi, non solo  per questo particolare tipo di patologia, è l’adozione di uno stile di vita sano e di buone abitudini posturali ed ergonomiche.

Sciatica Sport Consigliati
Sciatica Sport Consigliati
  • Mantenere un peso corporeo adeguato: il sovrappeso o l’obesità esercitano una pressione maggiore sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni, favorendo l’usura dei dischi intervertebrali e la formazione di ernie. Per mantenere un peso corporeo adeguato è importante seguire una dieta equilibrata e variata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e carni magre e povera di grassi saturi, zuccheri semplici, sale e alcol.
  • Praticare una regolare attività fisica: il movimento aiuta a rinforzare i muscoli che sostengono la colonna vertebrale e il bacino, a migliorare la flessibilità muscolare e articolare, a stimolare la circolazione sanguigna e a prevenire l’atrofia muscolare. Per praticare una regolare attività fisica è importante scegliere uno sport adatto alle proprie capacità e preferenze, evitando quelli che comportano movimenti bruschi, salti o torsioni della schiena. Tra gli sport consigliati per la sciatica ci sono il nuoto, il ciclismo, il cammino e lo yoga.
  • Adottare una corretta postura: la postura è il modo in cui si tiene il corpo in equilibrio durante le diverse attività della giornata. Una corretta postura aiuta a distribuire il peso del corpo in modo uniforme sulle strutture ossee e muscolari, a prevenire le tensioni e le contratture muscolari e a mantenere l’allineamento della colonna vertebrale e del bacino.
    Per adottare una corretta postura è importante seguire alcune semplici regole, come:
    • Tenere la schiena dritta e il mento rientrato
    • Allineare le spalle con le anche e le orecchie con le spalle
    • Contrarre leggermente gli addominali e i glutei
    • Distribuire il peso del corpo sui due piedi
    • Evitare di stare troppo tempo nella stessa posizione
    • Cambiare spesso posizione durante le attività sedentarie
    • Usare un supporto lombare quando si sta seduti
    • Usare un cuscino sotto le ginocchia quando si sta sdraiati
    • Evitare di dormire a pancia in giù
    • Evitare di sollevare oggetti pesanti da terra
    • Sollevare gli oggetti piegando le ginocchia e mantenendo la schiena dritta
    • Evitare di indossare scarpe con tacchi troppo alti o troppo bassi
  • Seguire una terapia fisioterapica preventiva: la terapia fisioterapica preventiva consiste nell’esecuzione di esercizi specifici prescritti dal fisioterapista per rinforzare i muscoli stabilizzatori della colonna vertebrale e del bacino, per allungare i muscoli accorciati o contratti e per correggere le alterazioni posturali. La terapia fisioterapica preventiva aiuta a prevenire le recidive della sciatica e a migliorare la qualità della vita. La terapia fisioterapica preventiva può includere esercizi di rinforzo muscolare, di allungamento muscolare, di mobilizzazione articolare e di correzione posturale.

Conclusione

Se hai letto fino a qui, significa che sei interessato a risolvere il tuo problema di sciatalgia e a ritrovare il benessere della tua gamba: hai la sciatalgia e vuoi guarire? Non basta informarsi: devi agire ora. La sciatalgia può peggiorare e causare danni permanenti al nervo sciatico. Non lasciare che il dolore ti limiti. C’è una soluzione efficace e sicura: il fisioterapista, un vero professionista sanitario che ti aiuta a risolvere la causa della tua sciatalgia e a ritrovare il benessere della tua gamba.

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