Mal di testa e cefalea: come la fisioterapia può aiutare a ridurre il dolore

Il mal di testa è uno dei disturbi più comuni che colpiscono la popolazione mondiale, con un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone. Fortunatamente, esistono molte opzioni di trattamento disponibili per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità. Tra queste opzioni, la fisioterapia si è dimostrata efficace nel ridurre il mal di testa, sia per la prevenzione che per il trattamento.

In questa guida, esploreremo l’importanza della fisioterapia come opzione di trattamento per il mal di testa. Discuteremo i diversi tipi di cefalee e come la fisioterapia può aiutare a gestirli. Esamineremo anche i vari approcci terapeutici utilizzati dai fisioterapisti, tra cui esercizi di rafforzamento, tecniche di rilassamento muscolare e terapia manuale.

Indipendentemente dalla causa del mal di testa, la fisioterapia può aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone che ne soffrono. Quindi, se sei una di quelle persone che sta cercando di scopire come far passare il mal di testa, continua a leggere per scoprire come la fisioterapia può essere utile per te.

Mal di testa e cefalea: di cosa si tratta

Cos’è il mal di testa? Cos’è una cefalea? Il mal di testa comune, noto anche come cefalea, è un dolore localizzato nella testa o nella parte superiore del collo. Gli esperti affermano che le cefalee sono il risultato di alterazioni dei meccanismi fisiologici che coinvolgono diverse strutture sensibili allo stimolo del dolore, tra cui muscoli, nervi, arterie, vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e mucose. Tuttavia, non è ancora chiaro perché questi segnali dolorosi vengano attivati. Le cefalee primarie (successivamente vedremo di cosa si tratta) non hanno una singola causa e possono essere il risultato di una combinazione di predisposizione genetica, fattori endogeni e scatenanti. In alcuni casi, il mal di testa può essere causato da un trauma cranico o essere sintomo di una grave condizione medica. Le cefalee secondarie (speigate successivamente) sono spesso aspecifiche e possono essere associate a diverse patologie. Pertanto, il trattamento del mal di testa dipende dalla sua eziologia sottostante.

La “cefalea” indica il dolore localizzato alla testa e può manifestarsi in diverse forme, ognuna caratterizzata da intensità e localizzazione del dolore specifiche. In alcuni casi, il dolore può coinvolgere anche regioni come gli occhi, il collo e il viso, e può essere accompagnato da sintomi come nausea e sensibilità alla luce. In Italia, si stima che il mal di testa colpisca circa 6 milioni di persone, principalmente donne, ed è una delle principali ragioni per cui le persone accedono al pronto soccorso o alle visite mediche dal medico di famiglia.

Mal di testa cronico

La cefalea cronica è una forma di mal di testa caratterizzata da una frequenza pressoché quotidiana, che può avere un’ intensità lieve o moderata ma che comunque interferisce con la qualità della vita del paziente. Spesso è associata a una depressione di fondo e può essere difficile da trattare. È anche nota come cefalea da abuso di farmaci, in quanto può essere causata dall’assunzione continuativa di antidolorifici per alleviare il dolore. Il trattamento richiede l’intervento di un centro specializzato in cefalee. Se parliamo quindi di mal di testa continuo, che persiste per un periodo di 15 giorni o più al mese (per un arco temporale di almeno 3 mesi) allora possiamo parlare di cefalea cronica.

Capire il mal di testa: cefalee primarie vs cefalee secondarie

Le cefalee possono essere suddivise in due categorie principali:

• le cefalee primarie, che non sono causate da problemi organici (ma scatenate da da fattori chimici o ambientali) e includono
  • cefalea tensiva
  • emicrania
  • cefalea a grappolo
• le cefalee secondarie, che sono causate da una patologia organica (essendo quindi sintomo di altre malattie)come tumori cerebrali, aneurismi, ascessi, meningiti, encefaliti, glaucomi, otiti, sinusiti o traumi cranici o cervicali.

Le cefalee primarie

Spiegando la prima categoria, cefalee primarie, parliamo di un mal di testa ricorrente e non causato da un’altra patologia. Ogni tipo di cefalea primaria ha caratteristiche e sintomi specifici che la distinguono dagli altri tipi e che consentono di formulare una diagnosi corretta per poter intraprendere il trattamento adeguato. Sebbene tutte le cause delle cefalee primarie sono ancora da scoprire del tutto, si ritiene che siano determinate da una combinazione di fattori genetici e ambientali.

Emicranea

L’emicrania è un disturbo ricorrente che causa un dolore alla testa pulsante presente unilateralmente (su un solo lato della testa) e che può essere accompagnato da sintomi quali nausea, vomito e sensibilità a suoni e luce. La diagnosi si basa su 5 criteri, tra cui la durata dell’attacco di 4-72 ore e la presenza di almeno 2 dei sintomi sopra descritti. I fattori scatenanti includono fattori ambientali, alimentari, emotivi, ormonali, farmaci e altri. L’emicrania colpisce circa il 12% della popolazione italiana, con una prevalenza maggiore nelle donne, con un rapporto donne/uomini pari a 3:1. Nonostante il mal di testa sia uno dei sintomi principali dell’emicrania, questa non può essere considerata soltanto come un tipo di mal di testa, in quanto è un disturbo complesso e multifattoriale.

SINTOMI

• Dolore su un unico lato della testa
• Dolore di tipo pulsante
• Nausea e/o vomito
• Fastidio indotto da suoni o luce

I sintomi premonitori dell’arrivo dell’emicrania includono irritabilità, iperattività, insonnia, euforia, sbadigli, sete, affaticamento, stanchezza, debolezza, depressione e difficoltà di concentrazione.

DIAGNOSI

Eccome come diagnosticare un’emicranea:

• A meno di trattamento, la durata del mal dev’essere compreso tra le 4 e le 72 ore.
• Si presenta con almeno 2 delle seguenti caratteristiche:
  • Presenza su un solo lato della testa (emicrania significa metà-teschio)
  • Dolore pulsante
  • Intensità da moderata a severa
  • Peggioramento con le normali attività di routine (chinarsi, fare le scale, fare piccoli sforzi, …)
• Presenza di nausea/vomito o disturbo dato da luce/rumori
• I sintomi non possono essere ricondotti ad altre malattie
• Devono essere stati vissuti almeno 5 attacchi caratterizzati dai criteri 1 e 3.

CAUSE

Alcune delle possibili cause dell’emicrania includono:

• Fattori ambientali: vento, temperature estreme, variazioni del tempo, pioggia, cambiamenti di stagione, esposizione al sole, rumori, odori intensi, fumo di sigaretta.
• Fattori alimentari: alcol, insaccati, carne pretrattata, peperoni, carni, sughi e zuppe in scatola, patatine, condimenti e spezie, formaggi stagionati, fegato, yogurt, fichi, banane, agrumi, aceto, tè, caffè, bibite con caffeina, aspartame.
• Fattori emotivi: emozioni, stress, rilassamento dopo un periodo stancante (spesso chiamato “scarico di adrenalina”).
• Fattori ormonali: mestruazioni, ovulazione, pillola anticoncezionale.
• Farmaci: nitroglicerina, reserpina, fenfluramina, estrogeni (come la pillola anticoncezionale).
• Altro: insonnia, eccesso di riposo, ipoglicemia, fatica fisica, febbre, viaggi, alterazioni nell’assunzione dei pasti (ritardo o salto di un pasto, per esempio).

Cefalea tensiva (cefalea muscolo-tensiva)

La cefalea di tipo tensivo è il mal di testa più comune e diffuso, caratterizzato da attacchi che possono durare da pochi minuti a diversi giorni con dolore gravativo-costrittivo su entrambi i lati della testa. I fattori scatenanti possono essere lo stress, la depressione, l’ansia, l’abuso di farmaci e posture errate. La cefalea tensiva può essere classificata in base alla frequenza di comparsa come non frequente, frequente o cronica. I criteri diagnostici prevedono la presenza di caratteristiche specifiche del dolore, l’assenza di nausea e vomito e la non presenza di altre malattie come causa del mal di testa. Nella forma cronica, il mal di testa si presenta per più di 15 giorni al mese per almeno 3 mesi, con un consumo rilevante di analgesici e un drastico peggioramento della qualità di vita del paziente.

SINTOMI

• Dolore gravativo-costrittivo
• Intensità lieve o moderata
• Localizzazione su entrambi i lati della testa
• Distribuzione come una fascia o come un casco
• Durata da pochi minuti a diversi giorni
• Assenza di nausea e/o vomito (o solo eventualmente in forma lieve)
• Non peggioramento dei sintomi in seguito all’attività fisica di routine (come camminare o salire le scale)
• Possibili sintomi peggiorati solo da rumori o luce (in caso di forma cronica)

DIAGNOSI

Ecco alcuni dei criteri diagnostici per la cefalea tensiva:

• La cefalea dura da 30 minuti a 7 giorni
• Il dolore è bilaterale, non pulsante, ma gravativo-costruttivo, di intensità lieve o media e non è peggiorato da attività fisica di routine
• Sono assenti nausea e vomito
• Non sono presenti altre malattie in grado di essere la causa del mal di testa.

Inoltre, per la cefalea tensiva cronica, si aggiungono questi criteri:

• Sia presente per più di 15 giorni al mese per almeno 3 mesi
• Abbia durata di almeno diverse ore.

CAUSE

• Stress
• Depressione
• Ansia
• Abuso di farmaci
• Posture errate

Cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa che colpisce prevalentemente il sesso maschile e si presenta sia in forma episodica che cronica, con attacchi concentrati in periodi lunghi tra 7 giorni ed 1 anno, con periodi di pausa di almeno 14 giorni. Un attacco è caratterizzato da dolore severo che compare molto rapidamente, si concentra su un unico lato della testa, di norma attorno all’occhio, e dura da 15 minuti a 3 ore, spesso più volte al giorno. Altri sintomi possono includere lacrimazione, congestione nasale e naso che cola, rimpicciolimento delle pupille (miosi) e aumento della sudorazione in viso. La cefalea a grappolo può essere scatenata da fattori esterni come alcool, stress, sonno e eventi stressanti.

Le cefalee secondarie

Le cefalee secondarie sono mal di testa causati da un’altra malattia preesistente, che può scomparire con la cura di quest’ultima. Le cause delle cefalee secondarie includono trauma cranico o cervicale, disturbi vascolari cranici o cervicali, infezione, disturbi psichiatrici, nevralgie, ictus, emorragie cerebrali, tumore, e altro ancora.

I sintomi che fungono da campanello d’allarme per le cefalee secondarie includono una cefalea violenta comparsa per la prima volta dopo i 40 anni, segni neurologici, aura prolungata, febbre, cefalea persistente o frequente in gravidanza, modificazioni del comportamento, precedente trauma cranico, cefalea in pazienti malati di tumore o HIV, peggioramento di un mal di testa preesistente, e comparsa dopo sforzi fisici come un colpo di tosse o uno starnuto.

Altri tipi di mal di testa

Mal di testa da stress

Il mal di testa da stress e ansia è una condizione comune che può manifestarsi come una sensazione di pressione o dolore alla testa. È caratterizzata da contrazione involontaria e continua dei muscoli del collo, delle spalle, della nuca e delle tempie, che causa affaticamento e tensione. Questo tipo di cefalea è spesso associato a stili di vita stressanti e a posture scorrette, e può essere causato da situazioni di stress prolungato sia fisico che mentale. Gli episodi di cefalea tensiva possono essere fastidiosi e limitare la qualità della vita.

Ecco di seguito un elenco delle possibili cause del mal di testa da stress:

• Postura scorretta durante le ore di lavoro
• Insonnia
• Cattiva occlusione dentaria
• Astenopia
• Alterazioni del regolare ciclo sonno-veglia
• Squilibri ormonali

I sintomi tipici del mal di testa da stress includono:

• Dolore di intensità lieve o moderata
• Sensazione costrittiva, pesante, a morsa o cerchio che si stringe attorno alla testa
• Localizzazione del dolore nella regione occipitale o frontale del capo
• Assenza di altri sintomi come nausea, avversione alla luce, difficoltà a sopportare suoni e odori forti

Per alleviare il mal di testa da stress, si possono adottare rimedi naturali come la meditazione, l’esercizio fisico, l’idroterapia o l’utilizzo di oli essenziali. In caso di persistenza del dolore, è possibile ricorrere a rimedi farmacologici prescritti dal medico curante.

Cervicale e mal di testa

Il mal di testa può essere causato o influenzato da vari fattori, tra cui la cervicale. Infatti, contratture e tensioni dei muscoli del collo possono provocare cefalea tensiva o cervicogenica.

In particolare, la cervicale può influenzare la cefalea attraverso il nervo trigemino-cervicale, che si origina nella zona cervicale e si collega al cervello. Quando i muscoli del collo sono tesi o contratti, possono inviare segnali di dolore al nervo trigemino-cervicale, che a sua volta può innescare il mal di testa.

Per questo motivo, la terapia manuale può essere utile per trattare la cefalea di origine cervicale. Inoltre, adottare una postura corretta, praticare esercizi di stretching e rafforzamento dei muscoli del collo e della schiena, e ridurre lo stress possono aiutare a prevenire o alleviare la cefalea causata dalla cervicale. Tuttavia, è importante consultare il proprio medico per una diagnosi corretta e un trattamento adeguato.

Mal di testa in gravidanza

Il mal di testa durante la gravidanza tende a scomparire entro il terzo mese in circa l’80% delle donne, fenomeno probabilmente dovuto alla stabilizzazione ormonale. Si raccomanda di evitare l’uso di farmaci e di consultare il medico prima di assumere qualsiasi terapia. I programmi terapeutici non farmacologici possono essere efficaci durante la gravidanza.

Bruxismo

Il bruxismo è un disturbo che porta a digrignare i denti, causato spesso da una malocclusione dentale o da stress. Questo può causare spasmi muscolari e mal di testa, classificati come cefalea tensiva. Il dentista può aiutare ad alleviare i sintomi applicando un apparecchio all’arcata superiore, oppure possono essere utili farmaci, ginnastica, biofeedback e tecniche di riduzione dello stress. La consapevolezza crescente che problemi dentali possono causare mal di testa ha permesso a molte persone di trarre beneficio da cure dentistiche appropriate.

Allergie e mal di testa

La relazione tra allergie e mal di testa è ancora oggetto di dibattito. La maggior parte dei pazienti che attribuiscono il mal di testa ad allergie alimentari, in realtà, sono affetti da emicrania provocata da sostanze vasoattive o neuroattive. I tessuti nasali o respiratori reagiscono quando c’è una vera allergia, ma non è stata dimostrata una connessione tra l’allergia e l’emicrania. Tuttavia, chi soffre di emicrania ha maggiori probabilità di soffrire anche di allergie e asma. In alcuni casi, l’allergia può aggravare il mal di testa o aumentare il numero degli episodi. Il mal di testa da sinusite o naso chiuso può essere causato da problemi respiratori o allergie stagionali e può essere diagnosticato e curato come tale.

Cefalea con aura

La cefalea con aura, anche nota come emicrania con aura, è un tipo di mal di testa caratterizzato dalla presenza di sintomi neurologici transitori, noti come aura, che precedono o accompagnano il dolore. L’aura si manifesta solitamente come disturbi visivi, come luce lampeggiante o punti luminosi, ma può anche coinvolgere altre funzioni cerebrali, come la sensazione di formicolio o di debolezza muscolare.

La cefalea con aura è considerata una forma di emicrania e può essere debilitante per chi ne soffre. Alcuni fattori di rischio per l’emicrania con aura includono l’età, il sesso femminile, la predisposizione genetica, lo stress, l’assunzione di alcuni farmaci e l’esposizione a determinati trigger, come alimenti, bevande o sostanze chimiche.

Il trattamento dell’emicrania con aura può includere farmaci per il dolore, farmaci preventivi, terapie comportamentali, come il biofeedback, e modifiche dello stile di vita, come l’adozione di una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e la riduzione dello stress.

Fisioterapia per mal di testa

La fisioterapia può essere efficace nel trattamento del mal di testa, senza gli effetti collaterali dei farmaci e con risultati più duraturi. La terapia manuale può ridurre i trigger muscolo-scheletrici che influenzano il nucleo trigemino-cervicale e contribuiscono al mal di testa. Tuttavia, è importante trovare un fisioterapista specializzato nelle cefalee, in quanto la terapia deve essere modulata in base a fattori neurofisiologici delicati e sottili per evitare danni iatrogeni.

La fisioterapia per cefalea muscolo tensiva può essere molto efficace, per esempio, in quanto può ridurre gli stressor muscolo-scheletrici che influenzano direttamente il nucleo trigemino-cervicale, contribuendo così a ridurre o eliminare il mal di testa. La cefalea tensiva è spesso causata da contratture muscolari del collo e della testa, oltre a scorrette posture e disturbi mandibolari. Terapie manuali, come la fisioterapia, possono essere efficaci nel trattamento di questa forma di cefalea. In alcuni casi, la cefalea tensiva può anche essere legata a fattori emotivi, come l’ansia e la depressione, all’abuso di farmaci o a fattori stressanti. La fisioterapia ha il vantaggio rispetto ai farmaci di non avere effetti collaterali e di avere risultati più duraturi.

Prenota subito una visita col tuo fisioterapista

Per gestire il mal di testa è consigliabile programmare un appuntamento con un fisioterapista per creare un piano di esercizi personalizzati e un piano di allenamento personalizzato per migliorare la propria qualità di vita. Prenota ora una visita con il fisioterapista e inizia a combattere le cefalee.

Mal di testa quando preoccuparsi

È importante consultare un medico in presenza di alcuni segnali di allarme come un dolore improvviso e molto intenso, che non scompare con l’assunzione di antidolorifici, o che si presenta in seguito a un trauma cranico. Inoltre, è importante rivolgersi al medico se il mal di testa è accompagnato da sintomi come debolezza, difficoltà nel parlare, confusione, perdita di memoria, sonnolenza, febbre, irrigidimento del collo, eruzione cutanea, difficoltà nella masticazione, problemi visivi, dolorosità del cuoio capelluto o arrossamento di un occhio accompagnato da dolore acuto.

Altri rimedi mal di testa

Ci sono diverse opzioni per alleviare il mal di testa, tra cui:

• Riposo e riduzione dello stress: spesso il mal di testa può essere causato da tensioni muscolari o stress, quindi cercare di rilassarsi e riposare può essere utile.
• Terapie manuali: la fisioterapia può essere efficace per trattare il mal di testa causato da tensioni muscolari del collo e della testa.
• Farmaci analgesici: esistono diversi farmaci da banco che possono aiutare ad alleviare il dolore, come il paracetamolo o l’ibuprofene. In alcuni casi il medico può prescrivere farmaci più forti.
• Rimedi naturali: alcune persone trovano beneficio dall’utilizzo di rimedi naturali come l’olio essenziale di menta, il massaggio alle tempie con oli essenziali, l’acupressione e la meditazione.
• Cambiamenti nella dieta: alcune persone possono avere il mal di testa a causa di cibi specifici o di mancanza di liquidi, quindi fare attenzione alla propria dieta può essere utile.

Rimedi naturali mal di testa

Alcuni rimedi naturali che possono aiutare a ridurre il mal di testa includono:

• Massaggio: un delicato massaggio della testa e del collo può aiutare a ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.
• Applicazione di calore o freddo: l’applicazione di un impacco caldo o freddo sulla zona dolorante può aiutare a ridurre la sensazione di dolore e tensione.
• Yoga e meditazione: queste pratiche possono aiutare a ridurre lo stress e la tensione, due fattori che possono contribuire al mal di testa.
• Rimedi erboristici: alcune erbe come la camomilla, la menta piperita e la lavanda possono aiutare a ridurre il mal di testa.
• Modifiche nella dieta: alcune persone trovano beneficio nell’eliminare determinati alimenti dalla propria dieta, come ad esempio il glutine o i latticini.

È importante notare che i rimedi naturali possono essere efficaci in alcuni casi, ma non sono sempre sufficienti per trattare il mal di testa. Se il dolore persiste o diventa più intenso, è importante rivolgersi al proprio medico per una valutazione approfondita e un trattamento adeguato.